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Lâche abita con la sua famiglia in una cittadina di provincia, dopo anni di matrimonio i suoi si separano e si risposano facendo uno scambio di coppia con dei loro vecchi amici.
PHISIMA
Autrice: Alessia Fraise
Genere: Thriller, psicologico, azione, drammatico
Raiting: Arancione, non adatto ai minori di 16 anni
Personaggi e luoghi sono stati inventati, la storia non è a scopo di lucro.
Solo l'autore può cambiare il testo, VIETATA LA COPIA
TRAMA
Le famiglie decidono di vivere nella stessa casa.
Passati dei mesi torna la figlia dell'altra coppia, Donata, che era stata ricoverata in uno studio psichiatrico ed era stata dimessa per essere guarita.
Tutto sembra perfetto tranne che Donata comincia a fare cose strane e Lache spaventata comincia ad aver paura che la sorellastra voglia ammazzarla.
Edited by Fraggie91XD - 1/2/2017, 06:46
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INTRODUZIONE
Era una mattina di due anni fa, ricordo che ero scesa a fare colazione e mamma e papà stavano discutendo come al solito come due adolescenti.
Mi diressi verso loro, dando un morso alla briosche posata sul tavolo della cucina e seccata dissi:
-Fatemi un favore divorziate!!-
Mi guardarono scioccati, non avevano capito che ormai ero abbastanza matura e che non riuscivo più a sopportare i loro battibecchi.
Andavano avanti da mesi, ero arrivata a dormire dalle amiche piuttosto che sentire le urla di mia madre e le porte sbattute da mio padre.
Davvero esausta, questo frangente doveva cessare.
Ne discussi con entrambi, parlai di cosa stavo provando e senza se e senza ma, accettarono le mie condizioni o me ne sarei andata da nonna e loro sapevano che non avrei cambiato idea.
Una mattina, mamma mi chiamò al cellulare, avevano appena firmato i fogli e mi aspettava per pranzare assieme. Quando arrivai al ristorante notai un uomo accanto a lei, mi avvicinai al tavolo e mi presentai:
-Ciao, Lâche piacere!!-
L'uomo, si presentava di media statura, carnagione olivastra, capelli grigi e corporatura robusta, mi sorrise e con una stretta di mano sghignazzò:
-Piacere, Damocle. Sei uguale ad Eva quando era giovane!!-
Dopo aver pronunciato questa frase mi levai dalla sua mano e andai a sedermi vicino a mia madre.
-Non ero preparato, due bellezze come voi capitano raramente.
Continuó, guardando me e mia madre.
-Voi come vi conoscete??- chiesi a mia madre.
Lei con una smorfia mi rispose:
-Da ragazzi abbiamo frequentato la stessa scuola poi ci siamo separati, ho sposato papà e Damocle....-
- Ho appena divorziato da mia moglie e ho avuto l'affidamento dei miei figli-
Proseguì quel tizio sorridendo mentre staba guardando il menù.
A fine pasto, salutammo Damocle e ci avviammo per la strada di casa, a piedi, ne approfittai per conversare con mamma.
-Stasera papà verrà a casa o dovrò abbituarmi a non vederlo girare per le camere??- le domandai, lei mi abbracciò e sorrise.
-Arrivate a casa potrai salutarlo ma lo potrai vedere nei weekend e dopo scuola.-
Mi rispose abbassando la testa e togliendo l'abbraccio.
-Credevo avessi smesso di amarlo, mamma, adesso ti senti pentita di aver divorziato??-
Replicai, lei mi guardò e mi diede uno schiaffetto sulla guancia.
-Mai smesso di amarlo, ma a volte non basta amarsi, quando sarai adulta capirai adesso sei un adolescente e ti consideri matura.
Purtroppo devi ancora crescere per esserlo.-
-Lo rivedrai??-
-Chi, Lache??-
-Damocle-
-Può darsi-
Dopo neanche un mese dal divorzio, mi ritrovai a convivere con altri due genitori e un fratello di quattro anni.
Con mia sorpresa era tutto perfetto o almeno era quello che sembrava, chi mai avrebbe pensato che sarei stata una vittima di una psicopatica.
Ma forse dovrei cominciare tutto dall'inizio e spiegarvi come si è svolto tutto.
Edited by Fraggie91XD - 1/2/2017, 17:57. -
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Per il momento è molto "scarna" anche come introduzione, mi sento quindi di consigliarti di rivedere i punti che hai scritto facendo attenzione alle ripetizioni ed al come intendi far capire i discorsi.
Personalmente io uso questo metodo:
- Le caporali per i discorsi: «Sto parlando!» (alt+174/alt+175)
- Per il pensato puoi usare il corsivo: Perché si comporta così?, pensai allarmato.
- Maiuscolo per le urla prorompenti: «NON È POSSIBILE!!»
- Solo punto esclamativo per un discorso "acceso": «Come ti permetti?! Non osare ripeterlo mai più!»
- Grassetto per marcare una parte del discorso: «Sei sempre stato così stupido!»
- Il corsivo fuori dal pensiero serve per indicare un particolare interessante nella narrazione: Il ricordo una volta sbiadito di quell'incidente continuava a farsi sempre più chiaro: ormai avevo capito cos'era successo quella notte.
Attenta anche a quando fai i discorsi, in un testo scritto serve comunque mettere la punteggiatura. xD
Fossi stata in te, avrei scritto in questo modo l'introduzione per renderla più accattivante:CITAZIONERicordo bene come mi sono ritrovata in questa situazione. Era una mattina di due anni fa... come di consueto, mi ero diretta al piano inferiore dov'era presente la cucina per poter far colazione, quando trovai per l'ennesima volta i miei genitori battibeccare come due adolescenti. Afferrai la brioche posata sul tavolo e, con fare seccato, mi diressi verso di loro, affermando: «Mamma mia, non fate altro che litigare voi due?! E dovreste essere voi a fare gli adulti. Fatevi un favore, per voi e per me: divorziate!»
Dopo quella discussione non fece in tempo a passare un mese che mia madre e mio padre seguirono quel consiglio, separandosi. In poco tempo però, mi ritrovai a convivere con due nuovi genitori, un fratello di quattro anni e una sorella psicopatica.
Ripensandoci... credo che forse dovrei raccontarvi tutta la vicenda a partire dall'inizio...
Ultima cosa, nella narrazione descrivi. DESCRIVI! Devi raccontare ogni sensazione possibile, ogni emozione e non solo: devi anche far immergere nell'ambientazione il lettore. Fai attenzione a tutti questi accorgimenti! <3. -
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Grazie Pan!!
I tuoi consigli sono utili terrò conto, per la lunghezza della introduzione lo so era scarna ho cercato di rifarla con qualche aggiunta..
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